Bando alle ciance, scegli chi essere e come sentirti.
Scegliere il tuo stato d’animo e scegliere chi essere in ogni momento è possibile.
È tutto un gioco di piste neuronali. Come le piste polistil con cui si giocava decenni fa, in cui le macchinine erano agganciate ad una e un’unica scia.
Così il nostro cervello, che racchiude biologicamente la nostra essenza, ci costringe ad essere le abitudini che siamo.
Però, con un gesto di volontà, possiamo scardinare questi percorsi segnati e accenderne di nuovi. Si tratta di scavare una nuova pista, di aprire una nuova via, sia metaforicamente che neurofisiologicamente. Si chiama “iniziazione”, e tutti l’abbiamo provata nella vita: è quella cosa che accade come un lampo quando per una frazione di secondo si contatta una nuova parte di sé e ci si illumina di sginificato. Accade. Accade durante una meditazione, un seminario, o per volontà divina, una Grazia che scende dal Cielo. O la si può costruire a tavolino, come spiego sotto. Poi però la sensazione svanicsce, il cervello riacquista la sua strada abitudinaria, esattamente come facciamo noi quando torniamo in ufficio dopo un’avventurosa vacanza ai confini della quotidianità. E quindi qui ci vuole un gesto di buona volontà, ci vuole la decisione di andare oltre, di non lascarsi pilotare ma di assumere il controllo. Basta un gesto semplice, la scelta di ancorarsi alla propria nuova profonda essenza.
In tutte le Tradizioni se ne parla, Gurdjeff e la Cabala sono forse i maestri più specifici. Anche nel glifo dell’Albero della Vita la prima sfera è quella della Volontà. Un gesto creatore unico da cui parte tutto il processso.
L’esercizio è semplice, ripeto.
Ma ci vuole Volontà, e scardinare le abitudini e apportare un cambiamento no, non è facile per tutti.
Siediti e immagina la miglior versione di te che vorresti. Che sia grandiosa. O ricorda quella volta in cui hai contattato la tua vera Verità. Chiudi gli occhi e lascia che l’immagine danzi davanti a te. Osservala, amala, vivila in ogni tua cellula.
Lascia che questa immagine penetri nel tuo cervello e lo ammanti di sé, lascia che il tuo cervello prenda la forma di questa immagine, sentila e fai finta di essere lei.
Qui ci vuole un gesto di Volontà, ovvero il non lasciare che la mente ti penetri con i suoi dubbi. “Non è vero, non è possibile, non ce la farò”. Per qualche minuto lascia perdere questi aspetti. Con un atto di Volontà scegli cosa pensare e cosa non pensare. Concentrati sul diventare la tua Essenza. È coì semplice, anche se non è facile.
È un interruttore che hai il potere di attivare. Puoi percepire la forza che ti dà l’essere tu al comando, la dolcezza che provi nell’abbandonarti alla tua sapienza interiore. E in questo stato potrai tornare tutte le volte che vorrai. Ci vorrà tempo e pazienza, perché anche se si tratta di pochi minuti al giorno, cinque bastano, ti sembrerà di dover scalare l’Everest ogni volta che dovrai e vorrai sederti per incontrare la parte migliore di te.
Si chiamano resistenze e sono perfettamente umane.
Tutto dipende dalla tua reale Volontà.
Sei qui per una missione, per diventare te stesso, non per fare la vittima, anche se è molto più comodo e facile.
Quindi non c’è da fare e brigare, correre e scappare, ma solo da sedersi e lasciarsi andare.
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